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"Ho letto il mio primo "Tex" in treno, da Genova a Finale, nel giugno del '76. Era il numero 148, Kento non perdona", racconta l'autore. Da allora, Tex e Claudio Paglieri non si sono più lasciati, o meglio Claudio Paglieri non ha più lasciato Tex. Finché, dai e dai, gli è venuta l'idea di tirare le somme dell'avventurosa vita del ranger più famoso d'Italia, tutta spesa a "servire una giustizia superiore (la sua)" in un'implacabile lotta contro i "cattivi". Sono molte le cose che l'autore ci racconta: le trame più belle, gli agguati più pericolosi, i pestaggi più paradossali, i trucchi più spericolati per portare a casa la pelle, le sue battute più famose.